25 settembre 2023
PDF Stampa E-mail


una passeggiata in un'isola di pietra ricca di flora



Sulla strada che nel basso Salento porta da Maglie a Castro o sulla provinciale Giuggianello-Palmariggi c'è La Cutura, un museo-giardino che raccoglie migliaia di piante, soprattutto grasse, frutto della curiosità e dei viaggi in tutto il mondo divenuti iniziativa imprenditoriale degna di nota.

Più di 2000 esemplari di piante, provenienti dai diversi paesi dell'Africa e dell'America Latina, prosperano al suono delle dolci musiche del pianoforte di Ernesto Cortazar, raccolte in spazi che riproducono i microclimi degli ambienti d'origine. Rocce, Cactus, Agavi e Opuntie danno vita ad un paesaggio che entusiasma il visitatore per varietà e dimenzioni delle stesse.

Nella visita guidata vengono presentate, con aneddoti spesso intriganti, le piante più rare, particolari per la loro provenienza e la loro scoperta. Interessante la visita ai Laboratori, per la presentazione dei frutti, assai curiosi, del lavoro di incroci che si stanno realizzando da anni. Ne è scaturita la nascita, a volte insperata, di insoliti tipi di piante, alcune delle quali figlie di improbabili, e teoricamente impossibili, incroci tra esemplari già rari di per sé.

Un paradiso nato dalla pietra e dal materno amore dell'uomo, il suo fondatore Salvatore Cezzi, dove regna un ordine mai artificiale, dove si pùò ascoltare il rumore della campagna, dove si può sentire ancora il profumo delle stagioni... un'isola di pietra ricca di flora.

Attualmente La Cutura ha una ampia sezione dedicata agli animali, per lo più da cortile, per la gioia dei bambini in visita: tacchini, pony, oche, galline, cavalli, tutti situati in ambienti accoglienti e puliti, e da un importante rettilario.

Un centro culturale si affianca al giardino botanico e nel cortile della vecchia masseria, dalle pareti ricoperte di bellissime piante rampicanti, viene servita la cena in un'ambiente a dir poco suggestivo.



 

Passeggiando tra le piante



Felci arboree



Sole di mezzanotte



Colori nello stagno